Se volete leggere qualcosa che vada oltre il romanzo, qualcosa che superi le vostre aspettative, che vi spiazzi tenendovi per 800 pagine a leggere, rileggere, prendere appunti, sottolineare, quello che fa per voi è l’ultima, grandiosa opera dei Wu Ming. Non voglio esagerare, ma in questo caso si tratta realmente di un’opera grandiosa per quello che affronta e per il modo in cui riesce a farlo. Definire L’armata dei sonnambuli facendo ricorso alle classificazioni letterarie consolidate è un impresa, che mi sembra, ardua e sostanzialmente inutile. In molti troverebbero tracce del romanzo storico, le quali sono innegabili nell’impianto complessivo dell’opera, ma la realtà è che qua si va oltre e si battono terreni inesplorati, si tratta di esperimenti che in Q trovarono un primo accenno, un primo spazio in cui emergere, ma che ne L’armata trovano una chiara definizione. Continua a leggere
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